Prima il ripristino della continuità idraulica; poi la riapertura di cinque tratti. Su queste direttrici si sviluppa la proposta di riapertura dei navigli, allo studio del Comitato scientifico di esperti che si è riunito oggi a Palazzo Marino. Al termine dell’incontro, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha presentato, a Palazzo Giureconsulti, le linee progettuali cui si sta lavorando.
“Stiamo parlando di un intervento dall’elevata complessità tecnica – ha spiegato il Sindaco Sala -, con cui si intende arrivare gradualmente alla riapertura completa dei navigli milanesi. Abbiamo ancora davanti a noi alcuni mesi di lavoro per elaborare un progetto da sottoporre al giudizio dei nostri concittadini. Il Comitato scientifico sta studiando una proposta che saprà valorizzare contesti di grande pregio storico, artistico, paesaggistico e ambientale e avrà importanti risvolti sul fronte della mobilità cittadina, aprendo anche nuovi spazi pedonali e ciclabili”.
Allo stato attuale, si prevedono due fasi principali.
La prima fase consiste nel ricostituire l’antica connessione idraulica della città, attraverso tubazioni, per ricollegare le acque del Naviglio Martesana con la Darsena, la Vettabbia e il sistema dei canali irrigui del Sud Milano. Si verrà quindi a definire un tracciato totale lungo 7,7 chilometri.
La riconnessione idraulica così realizzata, infatti, permetterà:
La seconda fase, invece, prevede la riapertura di cinque tratti in superficie, per complessivi 2.050 metri di lunghezza: