06 Aprile 2017
In Italia

Caserme dismesse: valore sociale e risorsa per il territorio


Il patrimonio immobiliare pubblico e in particolare le numerose infrastrutture militari non più utili ai fini istituzionali costituiscono un valore sociale ed economico di fondamentale importanza per il Paese e, adottando strumenti e percorsi di valorizzazione adeguati, possono diventare un fattore di crescita economica e sviluppo del territorio, grazie a operazioni di riqualificazione, risparmio energetico, riduzione dell’impatto ambientale, riconversione ad altri usi.

Proprio con queste finalità è stato siglato a Torino al Castello del Valentino un accordo tra Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Provincia Autonoma di Bolzano, Politecnico di Torino e Libera Università di Bolzano. A firmare l’accordo sono stati il Direttore della Direzione dei Lavori e del Demanio del Ministero della Difesa, Generale di Divisione Massimo Scala, il Rettore del Politecnico di Torino Marco Gilli e il Rettore della Libera Università di Bolzano Paolo Lugli, il Vice Segretario Generale della Provincia Autonoma di Bolzano Thomas Mathà, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Trentino Alto Adige, Rosalia Cannada Bartoli.
Presenti alla firma anche il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, Generale Carlo Magrassi, il Comandante delle Truppe Alpine, Generale Federico Bonato e il Vicesindaco della Città di Torino, Guido Montanari.
Il Ministero considera di primaria importanza la riqualificazione delle infrastrutture militari. In questa direzione vanno il Protocollo d’Intesa e gli Accordi di Programma già sottoscritti tra Ministero, Agenzia del Demanio e Provincia Autonoma di Bolzano, volti alla ristrutturazione e alla razionalizzazione delle caserme dell’Esercito presenti sul territorio Provinciale, anche in ottica di sostenibilità ambientale e di risposta alle esigenze del “tessuto urbanistico” dei comuni altoatesini.
Oggi l’accordo si arricchisce del contributo del Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design) e dell’Università di Bolzano, che metteranno a disposizione dei partner le proprie competenze per definire un’attività di studio e ricerca finalizzata alla riqualificazione delle infrastrutture militari, presenti sul territorio della Provincia di Bolzano, sia di quelle che restano in uso alla Difesa sia di quelle non più utili ai fini istituzionali che passeranno dalla Difesa alla Provincia. Le aree militari, infatti, si prestano sotto il profilo di funzionalità, di efficienza energetica, di riqualificazione e decoro architettonico a studi di carattere ingegneristico e architettonico, volti a individuare soluzioni migliorative sia per gli utenti, che per lo sviluppo territoriale.
La collaborazione avviata si propone di fare della prima attività in Alto Adige un’azione pilota, replicabile su scala nazionale a partire proprio dal Piemonte, dove esiste già una convenzione con il Politecnico di Torino che ha prodotto i primi studi realizzati in ambito didattico con i contributi progettuali degli studenti su ipotesi di riqualificazione di alcuni edifici militari torinesi in residenze universitarie, housing sociale e co-housing, servizi alle persone e alle imprese, attività culturali, parcheggi, spazi per il verde pubblico.

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